Emergenze Sardegna, raccolta fondi della Caritas diocesana
Per la raccolta Caritas regionale:Conto intestato a Regione Ecclesiastica Sardegna- Caritas Sardegna
Banco di Sardegna Iban IT 12 L 01015 04800 000065016916
Causale: Emergenza alluvione – tifone Cleopatra

Diocesi Tempio-Ampurias. La Caritas Diocesana e parrocchiale è sul posto da subito. La Caritas Diocesana e le Caritas parrocchiali di Olbia, colpite in prima persona, si sono subito mobilitate a prestare aiuto, a offrire solidarietà e a rendersi conto delle maggiori emergenze. Il Vescovo Mons. Sebastiano Sanguinetti ha riunito nell’episcopio di Olbia i parroci della Città e la Direttrice della Caritas Diocesana per fare il punto della situazione e organizzare un piano operativo di intervento. Il coordinamento diocesano ha sede a Olbia, in via San Paolo, nel palazzo vescovile, attiguo alla parrocchia omonima. Telefoni di riferimento: Donatella Careddu 3356401305 – 3401025351. Si può accedere a queste informazioni anche attraverso il sito: www.caritastempio.it. La Caritas diocesana ha organizzato gruppi di dieci persone da inviare nelle zone più colpite per liberare le case dal fango. Inoltre, altri gruppi gireranno nelle case per capire cosa serve e distribuire a domicilio tutto ciò che occorre (materassi, lenzuola, coperte, etc.)
Si programmano due livelli di intervento:
1-Intervento immediato
Presenza diretta sul territorio per essere vicini alla gente, alle famiglie dei morti, agli sfollati ricoverati negli alberghi, per aprire il più possibile le porte per l’accoglienza, i locali e le stesse parrocchie, attivando la prossimità in tutti i modi possibili; accoglienza delle salme a Olbia nella Chiesa della Sacra Famiglia, in via Roma; capire esattamente di quali cose si ha bisogno e mettere a disposizione risorse umane in tutto il territorio; coordinamento costante con le Istituzioni, in particolare con l’unità di crisi allocata nella sede del Comune di Olbia, Loc. Poltu Quadu, e continuo raccordo per gli interventi; coordinamento costante con le Caritas. Per l’emergenza è fondamentale il monitoraggio della situazione e la prossimità in tutti i sensi.
2-Intervento futuro
Individuare le risorse umane per affrontare la situazione: quante persone sono a disposizione per interventi diretti e immediati, per lavorare sul campo. Istituire un Fondo di solidarietà perché la gente possa iniziare a "riprendere il cammino".
Si fornisce l’IBAN per eventuali offerte alla Diocesi Tempio-Ampurias Caritas Diocesana: Credito Sardo IT83Z0305985081100000000286; inoltre CCP Poste Tempio Pausania n. 11209079
La Caritas è costantemente in raccordo con le istituzioni locali. Si sono istituiti punti di raccolta per indumenti, materassi, medicine di prima necessità presso la sede del Dormitorio e del servizio umanitario in via Canova, attiguo al vecchio ospedale. La Parrocchia Sacra Famiglia in via Roma effettua raccolta e distribuzione di viveri, pasti e indumenti. La Chiesa Sant’Antonio (parrocchia San Michele) in via Aspromonte per viveri e indumenti. Raccordarsi con il coordinamento ai numeri indicati, il coordinamento a sua volta si raccorda con quello nazionale. Non partire senza concordare.
Occorrono materassi, coperte, lenzuola, materiale per igienizzare le case, biancheria intima, candele, pile, attrezzi per spalare, scarpe per adulti e bambini, guanti, giubbotti, olio. Attualmente non occorre più vestiario, ma gruppi di giovani volontari disposti a spalare il fango dotati di attrezzature proprie, e in piena autonomia "alloggiativa", alimentare e di spostamento, che dovranno prendere contatto con la Caritas di Tempio, per coordinarsi [Donatella Careddu 3401025351].
Nella Diocesi di Ales-Terralba: nel complesso, circa 1.200 sfollati, attualmente accolti in palestre, scuole, e altri spazi comuni. I comuni più colpiti sono Uras (una vittima) e Terralba; a Uras circa 600 famiglie sono state coinvolte nel nubifragio; a Terralba si contano altri 600 sfollati circa, ospitati da amici e parenti. Durante la giornata del 20 novembre, la Caritas di Ales – Terralba ha coordinato il recapito dei pasti donati dalla RAS tramite l’azienda di catering Salis di Bonarcado. La fornitura è stata suddivisa nei due paesi più colpiti: Terralba e Uras. Si è provveduto alla fornitura dell’attrezzatura per la distribuzione dei pasti. I pasti distribuiti sono stati 200. Nel paese di San Gavino Monreale ancora non si è realizzato il campo per i 50 nomadi (tra cui molti bambini). I problemi logistici del comune non hanno permesso alla Protezione Civile del territorio di allestire il campo. A fine serata, vista l’emergenza ancora in atto, il parroco di Santa Lucia, don Elvio Tuveri, ha messo a disposizione un salone dell’oratorio e con la protezione civile si sono coordinati per la fornitura del necessario per passare la notte. Il Sindaco si è impegnato per individuare una sistemazione alternativa a breve.
Nella giornata del 20 novembre, c’è stata la visita congiunta del Delegato Regionale don Marco Lai e del Vescovo Sua Eccellenza Mons. Giovanni Dettori, che insieme agli operatori della Caritas locale, hanno raggiunto i punti più colpiti: San Gavino Monreale, Uras, Terralba. La situazione di emergenza nelle abitazioni è ancora in atto in quanto si stanno quantificando i danni che di ora in ora risultano in aumento a mano a mano che si riesce a raggiungere le varie abitazioni e aziende sparse nelle campagne.
Non chiedono per ora vestiario né aiuto, in quanto gestire altre persone per loro sarebbe un problema. Chiedono di aspettare il momento in cui potranno prendere in mano la situazione. Nel territorio si stanno attivando le varie associazioni e gruppi per rendersi utili in qualsiasi momento. La solidarietà arriva anche da singole attività commerciali, come un panificio che sia ieri e oggi sta fornendo una certa quantità di pane da destinare alle famiglie in disagio. Per aiutare la Caritas di Ales -Terralba, la Caritas diocesana di Cagliari, nei giorni scorsi, ha attivato la consegna di indumenti e coperte attraverso propri mezzi diretti a Uras e Terralba.
Nella Diocesi di Nuoro: i comuni più colpiti sono quelli di Torpè, Galtellì, Oliena, Bitti e Posada. Attualmente, ci sono grosse difficoltà di collegamento. Due le vittime. Nel complesso, si registrano danni ingenti alle infrastrutture e alle attività agro- pastorali.
Nella Diocesi di Cagliari, a Ballao oltre 40 famiglie sfollate, attualmente rientrate nelle abitazioni ma tutt’ora in stato di allerta. Inoltre, si sono registrati danni intorno alle campagne di Siliqua, Villasor, Vallermosa, Sanluri, dove ci sono alcune famiglie sfollate.
Nella Diocesi di Oristano, sono stati colpiti i comuni di Bauladu, Solarussa (dove almeno un centinaio di abitazioni hanno avuto problemi di inondazioni), Massama; nelle frazioni Marrubiu e Sant’Anna, diverse famiglie sfollate sono state accolte nelle parrocchie e attualmente stanno tornando nelle proprie case. Tutte le Diocesi sono a completa disposizione per mandare volontari e attivare interventi a favore delle famiglie colpite.
In particolare, per rispondere alle richieste della Caritas di Ales-Terralba e della Caritas di Tempio, la Caritas diocesana di Cagliari promuove una raccolta di generi alimentari, biancheria intima nuova, asciugamani, lenzuola, coperte e materassi, carta igienica, abiti per bambini, che potranno essere consegnati presso il Centro diocesano di assistenza della Caritas di Cagliari dalle ore 8.30 alle ore 18.00 fino a venerdì prossimo (via Po 57 - 61, Cagliari). Orari di apertura di sabato 23, dalle ore 8.30 alle ore 15.00. Domenica chiuso.
Si chiede inoltre, la disponibilità di operatori-volontari per spalare il fango nelle zone colpite, dotati di attrezzature proprie, e in piena autonomia "alloggiativa", alimentare e di spostamento, che dovranno essere coordinati dalla Caritas di Cagliari. Per tutte le informazioni e maggiori dettagli (orari dei nostri servizi, etc.) contattare Andrea Nicolotti cell. 3924394684; Giada Melis: 3407530558; ufficio Caritas diocesana/ Delegazione regionale: 07052843238
Come chiesto dai Vescovi Sardi nel comunicato della Conferenza Episcopale Sarda (CES) sull’alluvione che ha colpito la Sardegna, eventuali offerte in denaro possono essere versate tramite le Caritas diocesane. La Caritas diocesana ha già organizzato una colletta a favore delle persone colpite dall’alluvione per domenica prossima, ed essa durerà fino alla fine del mese. (Caritas diocesana Cagliari: conto intestato a Arcidiocesi di Cagliari - Caritas Diocesana IBAN IT70Z0335901600100000070158; Bancoposta IT87 Z076 0104 8000 0101 2088 967; casuale: Emergenza alluvione Sardegna – tifone Cleopatra)
La Caritas diocesana di Cagliari sta predisponendo delle schede per valutare i bisogni e le necessità delle famiglie colpite.
Per la raccolta Caritas regionale:
Conto intestato a Regione Ecclesiastica Sardegna- Caritas Sardegna
Banco di Sardegna Iban IT 12 L 01015 04800 000065016916
Causale: Emergenza alluvione – tifone Cleopatra
Contatti dei referenti per le zone più colpite dall’emergenza tifone Cleopatra
Caritas Tempio - Ampurias: Suor Luigia Leoni;
Careddu Donatella 3356401305 3401025351;
Caritas Nuoro, Don Francesco Mariani 3393939559;
Caritas Ales –Terralba, Carla Serpi 3466237478
Tutte le informazioni relative alla mobilitazione e alle necessità delle Caritas diocesane sarde sono disponibili nel sito: www.caritassardegna.it